Nessuna donna nella storia dell’architettura italiana del XX secolo ha mai raggiunto un’iconicità teorica, un progetto esistenziale, sentimentale e professionale globale come Lina Bo Bardi, la sua parabola cresce, si costruisce nell’ Italia fascista, dalla laurea nel 1939 a Roma, alle prime esperienze milanesi, dove arriva nei primi anni ’40.
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