05-03-2021
Parola d’ordine: difendere le donne dalla violenza digitale
Il revenge porn come, ormai, abbiamo imparato a definire la pratica barbara di rendere pubblico online un video a contenuto esplicito senza il consenso della sua protagonista - protagonista al femminile perché normalmente è una donna – miete ogni anno, in un modo o nell’altro, distruggendo vite o, nei casi più gravi, spingendo donne al suicidio, decine di migliaia di vittime in tutto il mondo.Dal prossimo 8 marzo, il Garante per la protezione dei dati personali, farà un nuovo piccolo passo dalla parte delle vittime di questa forma di violenza che va fermata a ogni costo.